Mauro ora parlo io
Quando il silenzio non è più un’opzione
Versione italiana, francese, inglese, spagnola, portoghese, et tedesca DISPONIBILI.
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في ذكرى أخي العزيز، ماورو رومانو، الذي اختفى في العشرين من يونيو/
حزيران عام 1977، وهو في السادسة من عمره.

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Sono felice e orgoglioso di presentare "Mauro, ora parlo io – Quando il silenzio non è più un’opzione – Seconda Edizione", la voce coraggiosa che, dopo anni di silenzio, reclama finalmente la verità. Questo libro non è solo una storia personale, ma affronta temi universali di giustizia, diritti umani e della lotta per ottenere risposte dove l’indifferenza ha cercato di soffocarle. Questa seconda edizione si rivolge a un pubblico più ampio, a chi non solo vuole conoscere i dettagli della misteriosa scomparsa di Mauro, ma anche comprendere le implicazioni di un sistema che ha scelto di chiudere gli occhi di fronte al dolore di una famiglia.
Se la prima edizione era dedicata a chi ama indagare e voleva addentrarsi nei dettagli dell’inchiesta, con gli interrogatori e le testimonianze di chi ha avuto informazioni dirette sui fatti, questa seconda edizione amplia il suo pubblico, coinvolgendo anche coloro che non sono esperti del caso ma riconoscono l’importanza della battaglia per la verità. La narrazione non risparmia nessuno. Ogni figura coinvolta, ogni istituzione, ogni persona che ha avuto un ruolo in questa vicenda viene messa sotto esame.
Questo libro non si limita a raccontare gli eventi, ma denuncia senza paura le ombre, le contraddizioni e le responsabilità di chi, in un modo o nell’altro, ha contribuito a mantenere il silenzio.
Nessun aspetto della storia viene nascosto, nessuna verità resta intoccata. Il mondo sta vivendo un’esplosione di verità, e questa è una di esse. Le menzogne che per anni hanno cercato di coprire i fatti vengono smascherate, dimostrando che nulla può restare sepolto per sempre.
Il lettore verrà condotto in un viaggio che parte dalla scomparsa di Mauro, ma si intreccia con la storia di tante altre persone, famiglie e istituzioni che, in vari modi, sono state segnate dal dolore e dall’ingiustizia. Più che un semplice resoconto, questa edizione è un invito a riflettere su un tema cruciale: il silenzio è un’arma potente, ma la verità trova sempre il modo di emergere. "Mauro, ora parlo io – Quando il silenzio non è più un’opzione – Seconda Edizione" non è solo per chi già conosce questa vicenda, ma per tutti coloro che credono nel diritto di sapere, nel diritto alla giustizia e nella lotta per un mondo in cui l’omertà e la paura non abbiano più spazio. Con uno stile incisivo e coinvolgente, questo libro si rivolge a chiunque sia pronto a guardare oltre la versione ufficiale, a sfidare l’indifferenza e ad ascoltare una voce che finalmente si fa sentire.
Un’opera che dà voce a chi è stato dimenticato, che non teme di affrontare i tabù e che invita alla riflessione, lasciando un segno indelebile nel cuore di chi legge. Le edizioni sono disponibili in francese e inglese, affinché questa storia e la sua ricerca di giustizia possano oltrepassare ogni confine.
"Quando il silenzio è imposto, non è più semplice assenza di parola: è un atto di potere.
È la cortina che oscura la verità e protegge chi ha interesse a soffocare la voce di questo libro."

by Antonio Romano

L'intrigo principale
Autobiografia e Memorie
Il libro rientra nella categoria delle autobiografie, in quanto narra le esperienze personali dell'autore, esplorando la sua infanzia, le dinamiche familiari e la scomparsa del fratello Mauro. È anche un racconto di memorie, poiché rivive eventi del passato, combinando ricordi personali con riflessioni intime e approfondite.
Narrativa Non-Fiction Investigativa
Il testo si può classificare come un'opera di narrativa investigativa, poiché si concentra sulla ricostruzione di un caso irrisolto, approfondendo le indagini, i sospetti e le rivelazioni che emergono nel corso degli anni. È un resoconto critico che invita il lettore a seguire l’indagine come se fosse parte della ricerca stessa, analizzando testimonianze e prove.
Documentario Letterario
Il libro può essere visto anche come un documentario letterario, grazie al suo approccio dettagliato e cronologico ai fatti, accompagnato da una riflessione critica. Questo stile permette di narrare la storia come un’indagine continua, simile a un documentario che si svolge pagina dopo pagina.
In sintesi, il libro è un'opera poliedrica che unisce autobiografia, narrativa investigativa, critica sociale, riflessione morale e spirituale. Questa combinazione di generi lo rende un testo unico, capace di parlare al lettore su molti livelli, offrendo sia un coinvolgente racconto personale che un’analisi profonda di temi universali.
I personaggi principali
  • Presentazione dei protagonisti chiave e dei loro ruoli nella storia.
  • Questi personaggi sono costruiti come specchi e contrappunti gli uni degli altri. Le loro relazioni si evolvono nel corso del racconto, rivelando strati aggiuntivi di complessità e umanità. Ognuno di loro incarna una visione diversa del potere delle storie e del loro impatto sulle nostre vite.
La famiglia Romano
Il primo capitolo, "La famiglia", racconta la storia del nonno materno dell'autore, un uomo che, durante la Seconda Guerra Mondiale, diserta dopo aver ucciso la sua mula, incapace di avanzare sotto il fuoco nemico. Dopo la guerra, viene condannato per diserzione, ma resta una figura amata dai nipoti. Il racconto si sposta poi nel dopoguerra a Racale, in provincia di Lecce, dove la madre dell'autore, Bianca, cresce tra litigi familiari e povertà. Bianca, costretta a gestire le difficoltà familiari, affronta sfide come una misteriosa malattia alla gamba, risolta con la fede.
Antonio e il fratello Mauro, l'autore
Il libro ripercorre un periodo dell'infanzia di Antonio, caratterizzato da momenti di gioia e dramma con il fratello Mauro, all'epoca bambino. I due fratelli, uniti nei giochi, vivono spensierati, ma anche tra piccoli litigi tipici dell'infanzia. Un giorno, giocando in casa, Mauro urta contro il forno e, poco dopo, una caffettiera bollente cade, ustionandolo gravemente. Nonostante la gravità delle ferite, Mauro si riprende miracolosamente, ma altri due incidenti hanno lasciato segni permanenti sulla mano destra e sul sopracciglio sinistro.
Sergio Romanelli (figlio di Vittorio Romanelli)
Nel 1997, Sergio confessa di aver assistito al rapimento di Mauro da parte di due uomini. Tuttavia, la madre di Sergio, spaventata dalle conseguenze, lo costringe a ritrattare, lasciando la madre dell'autore accusata di mentire.
Les direttive disumane dei Testimoni di Geova
Nonostante il supporto iniziale degli anziani, la direzione dei Testimoni di Geova ha spinto a non coinvolgere le autorità esterne e ha risposto evasivamente alle richieste di aiuto, isolando la famiglia Romano e facendola sentire tradita. Questa condotta ha astutamente ostacolato lo svolgimento di indagini immediate. Malgrado gli alti valori morali da loro proclamati, per amore di giustizia, il loro operato dovrà essere conosciuto da chi ama la verità e la giustizia.
Mohammed Al Habtoor e famiglia
Nel capitolo "La scoperta del 6 agosto 1999," l'autore racconta come una vicina nota su una rivista la foto di un giovane degli Emirati Arabi, somigliante a Mauro. L'autore indaga e scopre una cicatrice identica sopra il sopracciglio, e la seconda sulla mano riaccendendo le speranze della famiglia.
La Giustizia
La giustizia, nel caso della scomparsa di Mauro, ha commesso errori che hanno reso ancora più difficile la ricerca della verità. Alcuni di questi sbagli si possono evidenziare chiaramente:
  1. Indagini iniziali superficiali e mancanza di tempestività
Nel momento della scomparsa di Mauro, sembra che le autorità non abbiano trattato il caso con l’urgenza e l’attenzione necessarie. Ogni minuto era prezioso, ma la reazione non è stata immediata e incisiva. Questo ha compromesso la raccolta di prove e testimonianze fresche, rendendo più difficile ricostruire gli eventi.
2. Omertà e mancanza di pressione investigativa
Alcune persone sapevano di più di quanto abbiano detto, ma non sono mai state messe veramente sotto pressione per far emergere tutta la verità. L’omertà ha giocato un ruolo chiave, e l’assenza di un’indagine determinata ha permesso che il silenzio diventasse complicità.
3. Indagini frammentarie e scollegate
Le diverse piste non sono state analizzate con una visione d’insieme. Alcuni elementi fondamentali – come i legami con ambienti criminali, la presenza di testimoni chiave, o le incongruenze nei racconti di alcuni soggetti – sono stati ignorati o non approfonditi a sufficienza.
4. Riapertura tardiva e perdita di prove
La riapertura del caso nel 2020 dimostra che ci sarebbero stati elementi da indagare già anni prima. Ma il tempo ha cancellato tracce, testimoni e possibilità di ottenere risposte dirette. La giustizia, invece di anticipare e prevenire la dispersione di prove, ha permesso che il caso si raffreddasse fino quasi a scomparire.
5. Sottovalutazione di elementi chiave
Alcuni dettagli fondamentali – come la testimonianza tardiva su chi giocava con Mauro poco prima della scomparsa, o la figura dell’uomo misterioso con i baffi – non sono stati valorizzati quando avrebbero potuto fare la differenza. Ogni informazione poteva essere un tassello per arrivare alla verità, ma non sempre è stata trattata con il peso che meritava.
Conclusione
La giustizia avrebbe dovuto agire con più determinazione, con più attenzione ai dettagli e con la volontà di rompere il muro di silenzio che ha avvolto questa storia per 47 anni. Gli errori commessi non sono solo sbagli tecnici, ma hanno avuto un impatto umano devastante, lasciando una famiglia senza risposte e un'ombra di ingiustizia che ancora oggi pesa sulla vicenda.
Estratto del libro
Le prime 48 pagine delle 269
Italiano

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Le richieste inoltrate in questo anno 2025
Le Autorità competenti (richieste inoltrate)
In questo anno 2025, Antonio Romano, cittadino italiano residente a Ginevra, chiede l’apertura di un’indagine sulle omissioni e negligenze istituzionali nella gestione del caso della scomparsa di suo fratello, Mauro Romano, avvenuta nel 1977.
Egli denuncia:
  • Prove fisiche trascurate, come la corrispondenza tra le cicatrici di Mauro e quelle di Mohammed Al Habtoor, che non sono state adeguatamente verificate.
  • Dichiarazioni compromettenti del principale sospettato e della moglie, ignorate nelle indagini.
  • Nuove prove non considerate e una archiviazione prematura del caso nel 2022, in contrasto con le normative.
  • Applicazione impropria della prescrizione, che avrebbe impedito l’accertamento della verità e la tutela dei diritti umani.
Romano ritiene che la gestione del caso violi l’Articolo 8 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e chiede l’intervento della Procura per garantire giustizia.
Lo Stato Italiano (richiesta inoltrata)
In questo anno 2025, Antonio Romano, familiare diretto di Mauro Romano, chiede l’istituzione di una Commissione d’Inchiesta parlamentare per far luce sulla scomparsa di suo fratello nel 1977 e sulle numerose lacune investigative emerse nel corso degli anni.
Le principali motivazioni della richiesta includono:
  • Indizi di connessioni internazionali, tra cui somiglianze fisiche con Mohammed Al Habtoor e richieste sospette di documenti anagrafici.
  • Ostacoli e reticenze, con la mancata collaborazione di persone vicine a Mohammed Al Habtoor e atteggiamenti evasivi.
  • Inefficienze istituzionali, come la gestione frammentaria delle indagini e la scarsa trasparenza nell’accertamento della verità.
Romano sollecita un intervento istituzionale per chiarire le responsabilità e garantire giustizia su un caso irrisolto che coinvolge diritti fondamentali e possibili coperture.
Inviti di Mohammed Al Habtoor e Famiglia
Primo Invito
Il 15 novembre 1999, alle 16 :37, telefonai a Mohammed, chiedendo ancora una volta se potevamo finalmente vederci. Rimasi perplesso, sbalordito e incredulo quando, contro ogni aspettativa, Mohammed Al Habtoor mi invitò a recarmi a Roma il 22 novembre dello stesso anno. In quel periodo, sembrava stesse vivendo una storia sentimentale con la nostra bellissima attrice, Manuela Arcuri.
Secondo invito
Gennaio 2005, Ginevra. Ho chiesto a mia moglie di telefonare a Mohammed Al Habtoor per chiedergli perché non avesse mantenuto il suo invito a Roma. Non ha risposto, ma, mentre gli dicevo che ero disposto a incontrarlo in qualsiasi luogo, lui mi invitava a Dubai. Dubai, 22 gennaio 2005, ore 06 :20 del mattino. Dopo ore di attesa all'aeroporto, nessuno si è presentato a prendermi e non ricevevo più risposte al telefono.
Promessa di un incontro
Dopo aver udito una confessione sbalorditiva e scioccante Mina rimase senza fiato. Aveva aggiunto anche che sarebbe venuto a casa,
« A casa di Toni ? » « Sì, a casa di Toni.
Ma non so quando. »
Un silenzio pesante calò tra loro. Mina, con la voce rotta ma gentile, sussurrò : « Ciao, Max. Ti auguro un buon anno. Ci sentiamo presto. » « Buon anno. Slama. » « Slama. »
Terzo Invito
Sei anni dopo, il 4 luglio 2007, mia madre, stanca di aspettare una risposta da quello che sembrava essere il nostro Mauro, decise di scrivere direttamente al padre di Mohammed Al Habtoor, il Signor Khalaf Al Habtoor. Tuttavia, il padre rispose che Maometto ha suggerito di invitare voi e vostro marito a Dubai, dove avrete l'opportunità di incontrarlo insieme a suo padre Khalaf Ahmed Al Habtoor per chiarire questo malinteso. E dopo aver accettato, spariranno senza alcun seguito.
Questa è la storia di mio fratello Mauro, scomparso nel nulla il 20 giugno 1977, a sei anni e mezzo, in Italia a Racale, nel basso Salento. Una scomparsa avvolta dal silenzio e dall’omertà di chi ha preferito tacere, rendendosi complice di chi ha fatto sparire un bambino innocente.
È una storia di verità taciute, silenzi soffocanti, credenze religiose, misteri e malvagità. Anno dopo anno, ho cercato di ricostruire quel puzzle doloroso, affrontando paure, incertezze e domande senza risposta. L’impotenza si è trasformata in sensi di colpa, in ferite profonde che non hanno mai smesso di lacerare. Senza la possibilità di elaborare un lutto, la disperazione si è intrecciata alla speranza, creando un abisso e, allo stesso tempo, una fragile luce.
La speranza tiene vivi i ricordi, immaginando Mauro sempre bambino, mentre il tempo si illude di fermarsi, lasciandoci incapaci di dimenticare. La vita, da quel giorno, non è stata più la stessa. Eppure, quando l’illusione si affievolisce, una piccola gioia sopravvive nella speranza. In fondo al buio, una luce si riaccende, come un fragile annuncio del suo ritorno. È un dolore sospeso, senza nome, che sfugge alle parole. Un torpore emotivo che blocca il tempo e alimenta la non accettazione.
Stile di scrittura e narrazione
La scrittura è riflessiva, ricca di dettagli ed emozioni, capace di trasportare il lettore in un viaggio attraverso decenni di attesa, speranza e delusione. Le pagine sono impregnate di quella "resilienza" che non si arrende mai, nemmeno di fronte all'indifferenza e alle difficoltà.
Le poesie che arricchiscono il libro costituiscono un ulteriore elemento che ne accresce il valore: frammenti di riflessione che ampliano il concetto di sofferenza e speranza, trasformandolo in una meditazione universale sulla condizione umana. Il lettore si trova di fronte a una testimonianza che va oltre il racconto di una singola storia, diventando un invito a non abbassare la guardia di fronte alle ingiustizie e a non permettere che il silenzio prevalga. Il libro è una richiesta di attenzione, di verità, ma anche di riconoscimento delle sofferenze silenziose che spesso si nascondono dietro le tragedie personali.
In definitiva, l’autore ci offre un'opera di grande valore, non solo per il suo contenuto, ma anche per la sua capacità di risvegliare la coscienza del lettore. Un libro che lascia il segno e che continuerà a risuonare nella mente di chi lo legge.
Consigliato a: chi è interessato a storie vere che esplorano la lotta per la giustizia e la verità, e a chi cerca una lettura che stimoli una riflessione profonda sulla perdita, l’amore e la resilienza.
Recezione critica
4.6/5
Voto medio alto
1.3K
Totale copie vendute in 6 lingue
Traduzioni
Edizione in tedesco disponibile il 21 aprile 2025
Edizione portoghese disponibile il 19 aprile 2025
La versione in Arabo sarà disponibile
in versione digitale.
Libro disponibile su Amazon.it al prezzo di soli euro 11,29
La critica letteraria ha elogiato la "profondità emotiva" e "l'originalità della costruzione narrativa" del libro.
I lettori sono stati particolarmente colpiti dal personaggio di Mauro e da me stesso, descritti come "profondamente umani" e "facilmente riconoscibili nonostante le loro peculiarità".
Alcuni, tuttavia, hanno trovato il ritmo "a tratti troppo contemplativo", pur riconoscendo che questa lentezza deliberata contribuisce all'immersione nell'universo mentale dei personaggi e all'intrigo dei misteri evidenti.
Contatto e Opinioni
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Conclusioni e prospettive
Prima del libro 📚
Trent'anni di scrittura che hanno profondamente mutato la mia percezione del mondo, illuminando le complessità dell'umanità, le ambiguità della religione e le insidie delle falsità.
Pubblicazione attuale 📖
Una pietra miliare significativa, che mi offre l'opportunità di condividere il mio universo narrativo con un vasto pubblico di lettori.
Traduzioni in corso.
Progetti futuri 🔍
Una raccolta di racconti che si addentra nelle vite di personaggi prossimi al confronto con la giustizia, esplorandone le sfaccettature morali e umane.
Divulgazione nel mondo arabo 🌍
L'imperativo che la verità trascenda ogni confine geografico e culturale, risuonando libera e accessibile.
La stesura di questo libro si è rivelata un'esperienza trasformativa, un'indagine introspettiva sulle mie personali riflessioni riguardo la giustizia, la memoria e la natura del male. Attraverso il processo creativo, ho scoperto aspetti inediti del mio essere, in un percorso tanto arduo quanto sorprendentemente rivelatore. 📝💭

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MAURO

Siamo fatti di attese, di istanti che scivolano tra le dita come granelli di sabbia nel vento.

Dannati
Finché Colui che ossigena i miei polmoni me lo permetterà, mi batterò. Per il mio fratellino, mi batterò.
Ed è lì che mi sono fermato: a vederlo andare via da bambino. Ma perché devo ancora sentire tutto questo dentro di me? Non lo so, cerco ancora. A volte vivere mi è così difficile… vedere nostra madre perdere la memoria, sapere che un giorno se ne andrà… e io non sono riuscito a mantenere la mia promessa. Da bambino le avevo detto: "Mamma, ti troverò Mauro, stanne sicura."
Ma perché non esiste niente che possa essere come una gomma capace di cancellare tutto? Perché?
Quante famiglie, quante madri, padri, fratelli, sorelle, nonne, nonni si trovano in queste condizioni? Nessuno di voi, feccia, prova vergogna per il male che avete dentro e che spargete intorno a voi? Io sono la loro VOCE, sperando nella vostra distruzione in ogni forma possibile.
"Chi fa del male a un bambino non è degno né di perdono né di pietà: è il fango dell’umanità, un’ombra destinata a marcire nel proprio orrore."
"Chi fa del male a un bambino non merita né redenzione né respiro. È la feccia più vile dell’umanità, un verme che neanche l’inferno vuole tra i suoi dannati."
Ma il tempo non perdona, e prima o poi il vostro stesso orrore vi divorerà senza pietà."
A. Romano

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Perchè una Diffusione Internazionale della Storia

La nostra storia è potente e universale, tocca temi profondi come la perdita, la ricerca della verità, la giustizia e la resilienza. Tradurla significa portarla a un pubblico più ampio, raggiungendo persone che altrimenti non avrebbero accesso al nostro messaggio.

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